Il coaching Aziendale è un processo di affiancamento di un coach ad un’azienda finalizzato al raggiungimento di obiettivi di crescita e miglioramento avendo, come valori cardini, la produttività aziendale e il benessere individuale delle persone.
Uno dei motivi per cui spesso le aziende si avvicinano alla figura del coach è che i titolari o i responsabili Risorse Umane si ritrovano con Manager che hanno: alte competenze, un forte attaccamento al lavoro e all’ azienda ma hanno grosse difficoltà a relazionarsi in maniera efficace con i propri colleghi e collaboratori.
Mentre un tempo la ricerca di sicurezza rappresentava il fattore determinante nella scelta di rimanere o di lasciare un posto di lavoro, oggi concorrono sempre più altri fattori legati al benessere e allo sviluppo personale: le persone ricercano aziende che sostengono valori in cui credono, aziende in cui poter essere valorizzati come individui e come professionisti.
Le organizzazioni hanno quindi la necessità di curare la crescita delle proprie persone, di svilupparne il talento potenziale inespresso con il fine di aumentare l’engagement, migliorare le performance e trattenere i migliori talenti in azienda
La parola coaching deriva dal francese “coache”, diventato poi in inglese “coach”, e significa letteralmente “carrozza”. Nella metafora, il coach aiuta il coachee – ovvero il passeggero – nel suo viaggio verso una destinazione prestabilita. Il coaching è quindi definito come un rapporto professionale di partnership in cui il coach supporta la persona nel focalizzare l’area di miglioramento su cui lavorare, nel definire in modo preciso un obiettivo e nell’individuare le strategie e i comportamenti da mettere in atto per raggiungerlo.
Coaching individuale, team coaching, group coaching: quante tipologie di coaching aziendale esistono?
Il coaching non è un generico percorso di sviluppo, ma un supporto per raggiungere uno specifico obiettivo, nella vita o nel lavoro. Nato all’interno dell’ambito sportivo, il coaching si è diffuso poi in diversi contesti: si parla quindi di Sport Coaching, Life Coaching, Business Coaching. In questo articolo ci focalizzeremo sul Business Coaching o Coaching Aziendale, ovvero sull’applicazione della metodologia del coaching all’interno delle organizzazioni aziendali.
Secondo la definizione di coaching di John Witmore, uno dei padri fondatori di questa disciplina, il coaching è uno strumento volto a “liberare il potenziale delle persone per massimizzare la loro performance”.
Sempre mantenendo questa finalità, il coaching in azienda può assumere diverse forme in base alle persone coinvolte. Possiamo distinguere dunque queste tipologie di coaching aziendale:
- Coaching individuale, quando la relazione è one to one;
- Team coaching, quando l’attività è indirizzata a persone che fanno parte dello stesso team, in questo caso quindi si tratta di vero e proprio lavoro con il gruppo sul gruppo stesso.
- Group coaching, quando il coach supporta un gruppo di persone che non necessariamente appartengono allo stesso team di lavoro. L’obiettivo potrebbe essere quello di sviluppare competenze trasversalmente utili al gruppo.
A causa della quantità e complessità delle skills delle persone, è’ difficile identificare le particolari abilità e comportamenti utili al raggiungimento di obiettivi aziendali, in particolar modo se li relazioniamo all’approccio facilitativo del Coaching. Comunque possiamo provare ad identificare i fattori che il Coaching Aziendale cerca di influenzare e come. In ogni caso bisogna notare che i benefici personali sono intimamente legati ai benefici aziendali e professionali, in particolar modo in contesti di business creativo, come ad esempio per i marketer, i manager, artisti, designer, startupper e altri.
Fare domande, ascoltare e dare feedback è una attività del Coach altamente creativa per il cliente, perché stimola la sua riflessione e la sua immaginazione. Con queste pratiche Il Coach sfida il cliente a trovare nuove idee, nuove strade, utili e concrete al raggiungimento dei risultati, per poi metterle in pratica e analizzare i risultati. Quando le persone hanno la possibilità di perseguire obiettivi significativi utilizzando le proprie risorse migliori, i propri talenti, il proprio ingegno e la propria iniziativa, tutto questo per l’azienda si traduce in alti livelli di responsabilità e di performance.
Sono evidenti i vantaggi per le persone stesse, in termini di soddisfazione e di riconoscimento. Ma anche per i manager che, delegando e responsabilizzando il proprio team, possono concentrarsi su aspetti di più alto livello. L’impegno, la creatività e l’empowerment sono tutti elementi molto importanti ma, se sono lasciati senza un certo controllo, rischiano di creare più problemi di quanti ne risolvano.
Il Coaching bilancia queste libertà con un puntuale controllo, basato però sull’ascolto, sulle domande, sulla definizione corretta degli obiettivi, sui feedback e sul controllo dei progressi, al fine di aiutare le persone a correggere eventuali errori e ad affrontare eventuali difficoltà. Questo assicura che le attività creative portino a risultati concreti e tangibili. L’approccio del Coaching è imparare mentre si lavora, in modo che i risultati e gli apprendimenti avvengano contemporaneamente.
Nel corso del tempo questo si traduce per l’azienda in una forza lavoro più qualificata e in grado di assumersi la responsabilità di portare avanti lavori più ambiziosi e di completarli ad un livello più alto di qualità.
Conclusioni
Nel mondo globalizzato di oggi, le soluzioni pre-confezionate e la formazione nuda e cruda sono insufficienti per una azienda che punta ad un futuro sereno e soddisfacente. Ciò che distingue una azienda eccellente da una mediocre è la propria evoluzione interna. Soltanto con collaboratori che riconoscono i propri talenti e li utilizzano pienamente assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, e con manager che sanno comunicare, analizzare le situazioni da punti di vista differenti ed individuare nuove modalità di pensiero strategico, le aziende possano raggiungere i propri obiettivi, la propria Mission, la propria Vision.